| Dicembre 2023: esce nelle librerie Sette case sette storie, monografia dedicata all’architetto Filippo Caprioglio che ne ripercorre gli ultimi vent’anni di attività. Edito da Linea edizioni, il volume è curato dalla giornalista Alessia Delisi con prefazione del critico dell’architettura Luigi Prestinenza Puglisi. Strutturato come un libro di interviste e corredato di un ricco apparato iconografico, Sette case sette storie è il racconto intimo di quello che succede quando si progetta un’abitazione. Alla voce dell’architetto, sempre accurato nello spiegare le sue scelte, fa eco quella dei committenti e di altre figure che arricchiscono la narrazione di punti di vista inediti. Le case sono luoghi dell’anima. Per realizzarle l’architetto ascolta le richieste dei suoi committenti, che condividono con lui sogni e dettagli intimi della propria vita. Ogni casa ha una storia da raccontare e in questo libro-intervista l’architetto veneto Filippo Caprioglione ripercorre sette. Attraversando un arco temporale che dal 2006 si spinge fino a immaginare il prossimo futuro, con due progetti in fase di realizzazione, il volume alterna il pensiero progettuale di Caprioglio a narrazioni personali. Dal “Casin” di uno storico palazzo veneziano a una casa “stellare” dedicata a un piccolo sognatore in Romania, da un castello contemporaneo a Cittadella a un’abitazione di lusso in Veneto, Sette case sette storie unisce i fili visibili e invisibili che guidano la progettazione di una casa. |
| «Sin dalla prima volta in cui con l’editrice ci trovammo a parlare di questo progetto fu chiaro quello che entrambi desideravamo: non un classico libro di architettura dove a parlare è il progetto, ma qualcosa di diverso, che raccontasse i sogni, le discussioni, i colpi di scena e le persone che si incontrano e che diventano parte del percorso. Penso davvero che se non ci fossero state delle storie da raccontare non ci sarebbero queste case, ciascuna differente dall’altra e tagliata su misura di chi le vive e le vivrà».Filippo Caprioglio, architetto«Nei vent’anni che questo volume percorre succedono molte cose: ci sono le prime volte dell’architetto, c’è la “maturità” e ci sono i premi. Ma soprattutto c’è la volontà di rimanere fedele a sé stesso, senza cercare effetti forzatamente sorprendenti o cedere alle lusinghe di materiali alla moda». Alessia Delisi, curatrice «Le case di Caprioglio sono attraversate da uno spazio che definirei trasparente nel senso che, se ci si pone all’esterno, c’è una vetrata che ci fa vedere un interno che ci conduce a un’altra vetrata posta nel muro opposto e attraverso cui si rivede l’esterno. Questa trasparenza allo sguardo esalta lo spazio costruito privandolo dei suoi rigidi limiti. E ci racconta che l’architettura è rapporto con il suo ambiente in un continuo gioco di sguardi». Luigi Prestinenza Puglisi, critico dell’architettura |
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| Filippo Caprioglio – BIONato nel 1971 a Mirano (VE), si laurea in Architettura allo Iuav di Venezia per poi conseguire il Master of Architecture (MArchII) alla School of Architecture della Syracuse University,nello stato di New York. La carriera accademica lo ha visto sin dal 2001 docente di Composizione Architettonicasia alla Syracuse University che presso l’University of Maryland, dove nel 2008 è insignito della cattedra/titolo di Kea Distinguished Professorship.È inoltre Professor of Practice alla Drury University, in Missouri, e dal 2009 è docente presso la Scuola d’Architettura della Kent State University di Firenze. Nel 2016 è stato invitato come Visiting Professor dall’architetto Wang Shu, vincitore del Pritzker Prize, alla China Acadamy of Art di Hangzhou. Con lo studio Caprioglio Architects lavora in Italia e all’estero, cimentandosi con progetti di differente scala e tipologia. All’attività di architetto affianca l’interesse per il disegno industriale, che lo ha portato a ideare lampade, mobili e oggetti d’arredo per aziende italiane e internazionali. Nel 2011 vince il prestigioso premio Good Design Award del Chicago Athenaeum per la lampada IXI disegnata per Leucos, mentre negli ultimi anni gli sono stati assegnati importanti premi e riconoscimenti per le sue abitazioni unifamiliari in Europa, Stati Uniti e Cina. In particolare, riceve l’A Design Award nel 2017-2019 e nel 2020, il BigSEE Architectural Award 2021e il Luxury Lifestyle Award 2021 per la casa di lusso più bella d’Italia. Nel 2021 su segnalazione del CNAPPC (Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori) è candidato a diventare architetto dell’anno per il progetto dello Spazio Berlendis a Venezia. Nel giugno 2022 a New York vince, con lo stesso progetto, il primo premio internazionale per il restauro di spazi pubblici in Italia. Nel 2023 riceve la menzione speciale della giuria del Premio IN/ARCH. I suoi progetti più significativi sono stati pubblicati su libri e magazine,tra cui The New York Times, L’Arca International, Dwell, Domus, IoArche The Plan. |
| Per maggiori informazioni: Lucia Mannella lucia@luciamannella.com +39 339 2972689 |
